Volantino LA BELLA COMUNITà

La bella comunità

Il Progetto Pastorale dell’ Unità Pastorale “cinque pani e due pesci”

Le cinque parrocchie dell’Unità Pastorale “cinque pani e due pesci” del Comune di Trecastelli, hanno elaborato un Progetto Pastorale che aiuti ogni singola comunità a crescere e a camminare insieme. Il Progetto nasce: dalle indicazioni date da papa Francesco alla Chiesa universale, in particolare nell’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, per una Chiesa “in uscita” e missionaria; dalle proposte della Chiesa locale delineate dal Sinodo diocesano, in particolare l’evangelizzazione degli adulti e delle famiglie; dalle riflessioni dei cinque Consigli Pastorali Parrocchiali. Esso è il risultato di diversi mesi di lavoro da parte del Consiglio di Unità Pastorale. Siamo partiti con un po’ di smarrimento; pian piano siamo arrivati ad una sintesi.

Lo abbiamo intitolato La “bella” comunità, non perché sentiamo di essere veramente belli e bravi, ma perché vogliamo imitare Gesù, il pastore “bello” (cfr. Gv 10,14). Il Progetto è uno strumento che indica i punti fondamentali, prioritari, che ogni singola comunità cercherà di sviluppare e di vivere concretamente, secondo la propria creatività e capacità, per favorire la comunione tra parrocchie. Ha una durata triennale e alla fine del triennio sarà oggetto di verifica.

L’icona biblica, che è un il faro di riferimento, è la comunità cristiana descritta dal libro degli Atti 2,42-47. Una comunità ideale anche per i primi cristiani e, perciò, un esempio a cui guardare. Tra l’altro quest’anno gli operatori pastorali dell’Unità faranno un percorso biblico sugli Atti degli Apostoli, con incontri guidati da don Ugo Ughi presbitero della Diocesi di Fano.

Ci siamo chiesti: che comunità cristiana vogliamo essere? Seguendo il nostro Libro del Sinodo, abbiamo risposto che la comunità parrocchiale deve prima di tutto “essere” comunità, riscoprendo giorno dopo giorno il gusto della fraternità, di ritrovarsi e di camminare insieme, dando il primato all’essere e non al fare. Ciò significa che la comunità cristiana principalmente non eroga servizi od organizza iniziative. Prima c’è l’imparare ad essere comunità, secondo la pedagogia e la logica del Vangelo. Siamo, dunque, arrivati alla necessità di ritornare all’essenziale: l’Eucaristia, l’ascolto della Parola, la preghiera comunitaria e le relazioni, docili allo Spirito, fonte ed ispiratore di ogni iniziativa. Questi dunque i punti essenziali del Progetto:

 L’Eucaristia e la celebrazione dei sacramenti

L’eucaristia domenicale è l’espressione fondamentale della comunione nella vita della parrocchia, per essere trasformata in una comunità secondo il Vangelo e per attingere da essa la forza per il suo cammino di testimonianza nel mondo.

La liturgia sarà vissuta sempre più con fede se verrà preparata con cura, leggendo prima insieme le letture, conoscendo i simboli, sostando in preghiera. È da valorizzare anche il prima e il dopo della celebrazione, affinché la Messa domenicale diventi momento privilegiato per crescere nelle relazioni fraterne, dove si viva la gioia dell’incontro e si preghi per le necessità comuni.

La  celebrazione  dei  sacramenti,  ancora  richiesta  dalla  maggior  parte  dei fedeli, sia curata in particolare coinvolgendo sempre più l’intera comunità parrocchiale.

 L’ascolto della Parola

L’ascolto ci aiuta a conoscere Cristo, a fare luce sulla nostra vita per camminare sulla via dell’Amore. Pertanto ogni comunità parrocchiale si dedicherà ad un ascolto assiduo e meditato della Parola di Dio, che non è qualcosa da riservare a pochi. La centralità della Parola di Dio nella vita della comunità va riproposta con determinazione a tutto il popolo di Dio.

 La Preghiera comunitaria

La preghiera comune ci aiuta a diventare comunità: tutti insieme siamo riuniti davanti a Cristo, cuore a cuore con lui, affidandogli le nostre gioie ed i nostri dolori, le richieste ed i ringraziamenti, personali e dei fratelli. è bene che le parrocchie trovino occasioni di preghiera, oltre la celebrazione della messa. Può essere a cadenza settimanale o mensile o in occasioni particolari della vita della comunità (adorazione eucaristica, esercizi spirituali, veglie, preghiere in occasione di giornate od eventi specifici).

 Essere vicini a ciascuno

Ogni momento comunitario che viviamo può essere occasione di incontro con l’altro. Vogliamo essere comunità accoglienti che si fanno vicine a ciascuno, capaci di volere bene, di camminare insieme, di accogliere chi ha bisogno. Occorre riscoprire le relazioni: l’incontro con l’altro nasce in parrocchia e nella vita quotidiana può crescere giorno dopo giorno nella relazione di amicizia.

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