Senigallia, Cattedrale 10 giugno 2000
1. Questa sera a noi, qui riuniti, è data la grazia di rivivere nella gioia quell’evento straordinario che ha cambiato la storia dell’umanità: la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e Maria Ss. radunati nel Cenacolo. E’ l’evento che ha segnato la nascita della Chiesa. Gesù aveva promesso che avrebbe mandato lo Spirito Consolatore. Ora la promessa si è compiuta. Lo Spirito Santo è venuto ed è stato come un terremoto, che cambiò radicalmente il cuore e la mente dei discepoli. Lo Spirito Santo entrò nella vita dei discepoli come un fuoco, un fuoco irresistibile di amore, che diede loro forza, coraggio, capacità di superare ogni paura. Da quel momento uscirono all’aperto, cominciarono a percorrere le strade della Palestina e del mondo intero per rendere testimonianza al Signore Gesù.
2. In occasione del grande Giubileo nella nostra Diocesi abbiamo promosso e dato inizio alla missione popolare. La Missione diocesana è stata ed è un evento di grazia, un dono di amore e di speranza che abbiamo voluto offrire ad ogni abitante del nostro territorio.
Tanti fratelli e sorelle hanno dato la loro disponibilità come missionari, sia per visitare le famiglie, sia per guidare i centri d’ascolto, sia per accompagnare con la preghiera coloro che direttamente annunciavano il Vangelo.
Vogliamo rendere grazie al Signore per quanto è stato possibile realizzare in questa prima esperienza. Certamente è cresciuta la comunione ecclesiale, è cresciuta l’amicizia, il dialogo, il confronto. Ci si è coinvolti nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio: la fede degli stessi missionari e degli ascoltatori ne ha tratto beneficio, si è rafforzata.
Da parte mia sento il bisogno di ringraziare sentitamente e con grande affetto, tutti voi, carissimi missionari, che con tanta generosità e non pochi sacrifici vi siete prodigati per portare ai fratelli la vostra testimonianza.
E’ vero che all’inizio della Missione erano presenti in molti di voi non pochi dubbi e timori. Forte era la trepidazione di tutti i missionari, che si sentivano chiamati ad un compito esaltante, ma non privo di difficoltà.
Al termine del primo anno della missione possiamo constatare l’intima gioia dei missionari per il servizio che hanno reso al Vangelo. Chi ha dato la forza ai missionari di vincere la paura e di superare le difficoltà? E’ stato lo stesso Spirito Santo, che il giorno di Pentecoste discese sugli apostoli e li ricolmò della sua grazia. E’ lo stesso Spirito Santo che ha messo il fuoco anche nel vostro cuore, carissimi missionari; è lui che ha guidato i vostri passi; è lui che vi ha ispirato le parole giuste per l’annuncio di Cristo e vi ha sostenuto negli inevitabili momenti di difficoltà. E’ lui il vero protagonista della missione, l’agente principale della nuova evangelizzazione. A lui la lode, l’onore e la gloria nei secoli.
3. La Chiesa, nata a Pentecoste, è chiamata ad annunciare il Vangelo fino agli ultimi confini della terra in attesa del ritorno glorioso del Signore Gesù, quando verrà per consegnare questo nostro mondo al Padre e instaurare definitivamente il suo Regno.
Essere Chiesa e missione: ecco la sfida dei prossimi anni per tutti i cristiani, per la Chiesa universale e per questa nostra Chiesa particolare di Senigallia. Essere Chiesa, cioè comunione, comunità di fratelli e sorelle; essere missione, cioè sentire tutti la vocazione e l’impegno di comunicare la fede, di annunciare, celebrare e testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo.
L’esperienza della missione, che abbiamo fatto quest’anno, ci sprona a proseguire questo sforzo con lo stesso slancio ed entusiasmo per consolidare ed estendere i risultati raggiunti. Il germe della novità evangelica, seminato con la missione, deve crescere e fruttificare. La missione deve diventare modo permanente di essere Chiesa. Il Signore oggi ripete a ciascuno: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15). E noi tutti possiamo contare oggi e sempre in una rinnovata effusione dello Spirito Santo. Vieni, Santo Spirito! L’invocazione che risuona in questa Vigilia di Pentecoste ci riempia di gioia e di speranza. Lo Spirito Santo ci faccia essere tutti e sempre missionari e infonda in ciascuno il fuoco del suo amore.