S.Giuseppe (Marotta)

Immagine

Via Giovanni XXIII, 11
61037 Marotta di Mondolfo PU
0721/535252
www.parrocchiasangiuseppemarotta.it
info@parrocchiasangiuseppemarotta.it

Popolazione 7025 circa – Vicaria autonoma 27/11/1953 – Parrocchia 1/10/1954

Parroco: Don Giuliano Zingaretti
dongiulianozing@libero.it

Collaboratore parrocchiale: Don Sminto Chacko
smintoedassery@gmail.com 

 

  Orario Messe  

Orari

Invernale Estivo (dall’ora legale)
Prefestivo 18.00 18.30 – 21.15 (solo luglio e agosto)
Festivo 7.00 – 9.00 – 10.00 (Piano Marina) 11.15 – 18.00 7.00 – 9.00 – 10.00 (Piano Marina) 11.15 – 18.30
Feriale 7.00 – 18.00 7.00 – 18.30 

Titolare della Chiesa e Patrono

S. Giuseppe (19 Marzo) è venerato come Titolare della Chiesa Parrocchiale e Patrono.

Storia

A Marotta probabilmente fin dal X-XI secolo esiste un luogo di culto per la cura dei fedeli, ma solo a metà del XX secolo si provvede a istituire ufficialmente una Parrocchia a seguito del sensibile aumento della popolazione. È del 1954 la bolla del Vescovo di Senigallia, Mons. Umberto Ravetta, che erige la Parrocchia di S. Giuseppe: la posa della prima pietra della nuova Chiesa è del 22 Maggio del 1955. I lavori, terminati in poco tempo, restituiscono alla comunità un edificio moderno e funzionale, inaugurato nel 1956.

Descrizione artistico-religiosa

La Chiesa è a croce latina, e architettonicamente mostra un carattere di severa dignità, per cui sono preferite linee semplici, moderne, che esprimono un concetto di bellezza essenziale e costruttiva. All’interno, nell’abside, un imponente Crocefisso di Filippo Moroder Dos di Ortisei rappresenta Cristo vivo e risorto, con gli occhi aperti e le mani libere. Di notevole interesse sono anche le vetrate realizzate da Natale Patrizi (Agrà) negli anni Novanta del ’900. Si tratta di due manufatti ottenuti con la tecnica complessa della vetrofusione: l’Emmaus e il Battesimo nel Giordano. Nell’Emmaus, collocato nella Cappellina del Santissimo, a destra del Presbiterio, si nota tutta la passione dell’artista per la luce del colore, in particolare nella figura di Cristo, che appare quasi nascosto tra i discepoli nel bagliore dell’oro, da sempre simbolo della divinità. Il Battesimo nel Giordano invece è ben visibile a metà della parete sinistra della navata, nella cappella dove è collocato il Battistero. Dello stesso autore è anche l’ampia vetrata posta all’ingresso della Chiesa, divisa in sette sequenze che narrano alcuni episodi della vita di Gesù estrapolati dai Vangeli Apocrifi. Non sfuggono ad un attento osservatore le stazioni della Via Crucis, di Pietro del Bianco, altorilievi in bronzo applicati su tavole di legno a forma di croce, incentrati sul volto di Gesù come motivo dominante e come canale di ispirazione per il fedele in preghiera.

Luoghi di culto

S. GIUSEPPE (Parrocchiale – Ed. 1955-1956), Via Giovanni XXIII
CUORE IMMACOLATO DI MARIA (Ed. 1977), Via Tintoretto
MADONNA DI LORETO (Ed.1959), Loc. Sterpettine
SAN PIO DA PIETRELCINA (Ed.2016-2019), Loc. Piano Marina

Stampa e Bibliografia

ADALCISO RICCI, “Marotta. Appunti di storia e di cronaca”, Tip. Flamini, Ancona, 1948
ALESSANDRO BERLUTI, “Mondolfo-Marotta”: vita di una stazione: la ferrovia e le corriere dal 1847 al 1948, Senigallia 2000
ALESSANDRO BERLUTI, Mondolfo e Marotta nella Seconda guerra Mondiale, Senigallia 2002
ALESSANDRO BERLUTI, Storia della Sanità a Mondolfo e Marotta, Senigallia, 2004.

Solenne dedicazione della chiesa S. Pio da Pietralcina, Marotta di Mondolfo (PU)
7 aprile 2019

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