Prende il titolo da una domanda dura e provocatoria l’incontro organizzato dall’ambulatorio medico solidale Paolo Simone Maundodé previsto per venerdì 23 febbraio alle ore 18 presso il Teatro Portone di Senigallia.

Si parlerà di accesso alle cure nel mondo e in Italia grazie all’intervento di Roberto Maccaroni, infermiere e Clinical Operation Manager per Migration-Emergency, con la quale ha operato in numerose missioni in Paesi di guerra, e Giovanni Putoto, medico trevigiano responsabile della programmazione e dell’area scientifica di Medici con l’Africa CUAMM di Padova. Sarà Gabriele Pagliariccio, noto chirurgo vascolare senigalliese e medico tra i soci fondatori dell’ambulatorio solidale Paolo Simone Maundodé a coordinare la discussione e a provare a fare luce sulle diverse condizioni socio-sanitarie in cui versano Paesi lontani tra loro come l’Africa, l’Afghanistan e l’Italia.

Roberto Maccaroni, grazie alla sua lunga esperienza in Afghanistan e al suo attuale impegno come responsabile della gestione sanitaria di Emergency dei migranti che attraversano il Mediterraneo nei barconi, e Giovanni Putoto, medico più volte volontario in Africa insieme al CUAMM, tra le maggiori ONG italiane per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane, racconteranno gli aspetti sanitari delle popolazioni con le quali sono stati a contatto diretto. Gabriele Pagliariccio tesserà un filo tra Italia e questi paesi, sottolineando come i servizi di accesso alla salute abbiano analogie e differenze. “Potremmo anche” spiega Gabriele Pagliariccio “dare un secondo titolo alla serata: Quando costa una vita? Perché parleremo del valore di ogni essere umano e dei costi che il benessere di ogni essere umano porta con sé in termini di salute, cura e malattie”.

Appuntamento quindi per venerdì 23 febbraio, presso il Teatro Portone di Senigallia, piazza della Vittoria 22, alle ore 18 con “Quanto conta una vita?”.

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