Attribuito a Moriani G. sec. XVIII, Guarigione del cieco nato

 

4a DOMENICA DI QUARESIMA – 22 marzo 2020

Per vivere bene la Quaresima in famiglia ci troviamo a pregare insieme, genitori e figli, intorno ad un “angolo bello”: mettiamo per esempio su un tavolo una Bibbia, un crocifisso, un’icona, una candela, una foto significativa della nostra famiglia.

 Preghiamo insieme

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

INSIEME (genitori e figli): Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni                                                  (9,1.6-9.13-17.34-38)

Passando Gesù vide un uomo cieco dalla nascita (…) sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: “Và a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano: “Non è egli quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?”. Alcuni dicevano: “E’ lui”; altri dicevano: “No, ma gli assomiglia”. Ed egli diceva: “Sono io!”.

(…) Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco:  era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi.  Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un peccatore compiere tali prodigi?». E c’era dissenso tra di loro.  Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». (…) Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori.

Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: «Tu credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Tu l’hai visto: colui che parla con te è proprio lui». Ed egli disse: «Io credo, Signore!». E gli si prostrò innanzi. Gesù allora disse: «Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo forse ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane».

Parola del Signore.

Lode a Te o Cristo

RIFLESSIONE DI PAPA FRANCESCO

Con questo miracolo Gesù si manifesta e si manifesta a noi come luce del mondo; e il cieco dalla nascita rappresenta ognuno di noi, che siamo stati creati per conoscere Dio, ma a causa del peccato siamo come ciechi, abbiamo bisogno di una luce nuova; tutti abbiamo bisogno di una luce nuova: quella della fede, che Gesù ci ha donato.

Questo episodio ci fa riflettere sulla nostra fede, la nostra fede in Cristo, il Figlio di Dio, e al tempo stesso si riferisce anche al Battesimo, che è il primo Sacramento della fede: il Sacramento che ci fa “venire alla luce”, mediante la rinascita dall’acqua e dallo Spirito Santo. Il cieco nato e guarito ci rappresenta quando non ci accorgiamo che Gesù è la luce, è «la luce del mondo», quando guardiamo altrove, quando preferiamo affidarci a piccole luci, quando brancoliamo nel buio. Il fatto che quel cieco non abbia un nome ci aiuta a rispecchiarci con il nostro volto e il nostro nome nella sua storia. Anche noi siamo stati “illuminati” da Cristo nel Battesimo, e quindi siamo chiamati a comportarci come figli della luce. E comportarsi come figli della luce esige un cambiamento radicale di mentalità, una capacità di giudicare uomini e cose secondo un’altra scala di valori, che viene da Dio.

Che cosa significa avere la vera luce, camminare nella luce? Significa innanzitutto abbandonare le luci false: la luce fredda e fatua del pregiudizio contro gli altri, perché il pregiudizio distorce la realtà e ci carica di avversione contro coloro che giudichiamo senza misericordia e condanniamo senza appello. Un’altra luce falsa, perché seducente e ambigua, è quella dell’interesse personale: se valutiamo uomini e cose in base al criterio del nostro utile, del nostro piacere, del nostro prestigio, non facciamo la verità nelle relazioni e nelle situazioni. Se andiamo su questa strada del cercare solo l’interesse personale, camminiamo nelle ombre.

La Vergine Santa, che per prima accolse Gesù, luce del mondo, ci ottenga la grazia di accogliere nuovamente in questa Quaresima la luce della fede, riscoprendo il dono inestimabile del Battesimo, che tutti noi abbiamo ricevuto. E questa nuova illuminazione ci trasformi negli atteggiamenti e nelle azioni, per essere anche noi, a partire dalla nostra povertà, dalle nostre pochezze, portatori di un raggio della luce di Cristo.

Proviamo a condividere qualche riflessione

PREGHIERA DIALOGATA

Genitori:      Signore Gesù, tu hai detto “io sono la luce del mondo”
e hai guarito il cieco nato riportando la luce nei suoi occhi.

Figli:           Ti preghiamo: donaci la fede.

Fa’ che la certezza che tu ci vuoi bene e sei sempre con noi dia una luce nuova alla nostra vita.

Genitori:     Fa’ che anche la nostra vita diventi luce per gli altri, e chi ci incontra si accorga che noi crediamo in Te.

Figli:           Rendi forte la nostra fede, Signore Gesù, e facci sentire la tua presenza quando siamo un po’ tristi.

Genitori:     Attorno a noi tante persone purtroppo sono preoccupate e stanno male: ti preghiamo per loro, perché possano gustare la bellezza della fede e la gioia di incontrare nella propria vita un Dio meraviglioso come te! Amen.

Ad ogni preghiera rispondiamo: Donaci, Signore, la luce della fede

  • C’è la tua Chiesa, Signore, chiamata a essere “luce del mondo”, in particolare la chiesa italiana: in questi giorni sappia illuminare della tua presenza dando testimonianza di fiducia in Te e di affidamento al tuo amore, preghiamo.
  • Ci sono tutti coloro che in questi giorni sono impegnati per il bene comune, i governanti, i medici e tutto il personale sanitario: la nostra preghiera e vicinanza donino loro luce, perché agiscano con responsabilità e attenzione. Preghiamo.
  • Ci sono persone che stanno male e che muoiono spesso sole: la luce del tuo amore, che non lascia nessuno solo, tocchi il loro cuore e li faccia sentire custoditi da Te. Preghiamo.
  • Ci sono persone che ti cercano con fatica e altre che ti ignorano completamente: donaci di essere comunità cristiane capaci di testimoniare la gioia delle fede, la luce della speranza e la tenerezza della carità. Preghiamo.
  • Ci sono i popoli che cercano la pace: donaci la luce che ci permette di cambiare i nostri stili di vita, così che al centro ci sia il bene di ogni persona e non il guadagno dei ricchi, l’attenzione a chi soffre e non l’indifferenza di chi si tiene i propri privilegi. Preghiamo.

PADRE NOSTRO

Benedizione finale – I genitori segnano i figli sulla fronte

Benedici Signore la nostra famiglia … (i nomi di mamma, papà, dei figli)

E benedici tutte le famiglie, soprattutto coloro che hanno bisogno della serenità.

Ricordati di … (nomi di qualcuno che si vuol ricordare in particolare)

Veglia su di noi e accompagnaci in questo cammino verso la Pasqua.

Amen.