Bruno d’Arcevia, “Cena di Emmaus”, olio su tela, 2003 – Diocesi di Senigallia

3a DOMENICA DI PASQUA – 26 aprile 2020

Continuiamo nel tempo di Pasqua a pregare insieme, genitori e figli, intorno al nostro “angolo della preghiera”.

Preghiamo insieme

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

INSIEME (genitori e figli): Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo. 

VANGELO

Dal Vangelo secondo Luca                                                                                       (24,13-35)

Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.

Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».

Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Parola del Signore.                                Lode a Te o Cristo

 

RIFLESSIONE DI PAPA FRANCESCO

L’incontro di Gesù con i due discepoli sembra essere del tutto fortuito: assomiglia a uno dei tanti incroci che capitano nella vita. I due discepoli marciano pensierosi e uno sconosciuto li affianca. È Gesù; ma i loro occhi non sono in grado di riconoscerlo. E allora Gesù incomincia la sua “terapia della speranza”.

Anzitutto domanda e ascolta: il nostro Dio non è un Dio invadente. Anche se conosce già il motivo della delusione di quei due, lascia a loro il tempo per poter scandagliare in profondità l’amarezza che li ha avvinti. Ne esce una confessione che è un ritornello dell’esistenza umana: «Noi speravamo, ma… Noi speravamo, ma…» (v. 21). Quante tristezze, quante sconfitte, quanti fallimenti ci sono nella vita di ogni persona! Quante volte nella vita abbiamo sperato, quante volte ci siamo sentiti a un passo dalla felicità, e poi ci siamo ritrovati a terra delusi. Ma Gesù cammina con tutte le persone sfiduciate che procedono a testa bassa. E camminando con loro, in maniera discreta, riesce a ridare speranza.

Gesù parla loro anzitutto attraverso le Scritture. Chi prende in mano il libro di Dio non incrocerà storie di eroismo facile, fulminee campagne di conquista. La vera speranza non è mai a poco prezzo: passa sempre attraverso delle sconfitte. A Dio non piace essere amato come si amerebbe un condottiero che trascina alla vittoria il suo popolo annientando nel sangue i suoi avversari. Il nostro Dio è un lume fioco che arde in un giorno di freddo e di vento, e per quanto sembri fragile la sua presenza in questo mondo, Lui ha scelto il posto che tutti disdegniamo.

Poi Gesù ripete per i due discepoli il gesto-cardine di ogni Eucaristia: prende il pane, lo benedice, lo spezza e lo dà. In questa serie di gesti, non c’è forse tutta la storia di Gesù? E non c’è, in ogni Eucaristia, anche il segno di che cosa dev’essere la Chiesa? Gesù ci prende, ci benedice, “spezza” la nostra vita – perché non c’è amore senza sacrificio – e la offre agli altri, la offre a tutti.

Tutti noi, nella nostra vita, abbiamo avuto momenti difficili, bui; momenti nei quali camminavamo tristi, pensierosi, senza orizzonti, soltanto un muro davanti. E Gesù sempre è accanto a noi per darci la speranza, per riscaldarci il cuore e dire: “Vai avanti, io sono con te. Vai avanti”. Il segreto della strada che conduce a Emmaus è tutto qui: anche attraverso le apparenze contrarie, noi continuiamo ad essere amati, e Dio non smetterà mai di volerci bene. Dio camminerà con noi sempre e questa è la nostra speranza. Andiamo avanti con questa speranza! Perché Lui è accanto a noi e cammina con noi, sempre!

Proviamo a condividere qualche riflessione 

PREGHIERA DIALOGATA

Genitori:      Signore Gesù, Tu sei il Risorto che si fa vicino ai suoi amici in difficoltà, che sono delusi e tristi, perché ai loro occhi sei solo qualcuno da ricordare.

Figli:            Tu, Signore, invece sei vivo, sei uno da seguire, scaldi il nostro cuore con la tua parola e noi ci fidiamo di te.

Genitori:      Per questo ti chiediamo di restare con noi, di aprire i nostri occhi alla tua presenza, perché possiamo sempre riconoscere che tu sei veramente risorto.

Figli:            Rendi forte la nostra fede, Signore Gesù, e facci sentire la tua presenza quando siamo un po’ tristi.

Genitori:      Attorno a noi tante persone purtroppo sono preoccupate e stanno male: ti preghiamo per loro, perché possano gustare la bellezza della fede e la gioia di incontrare nella propria vita un Dio meraviglioso come te! Amen.

Ad ogni preghiera rispondiamo: Venga il tuo Regno, Signore! 

  • Signore, resta accanto alla chiesa e alla nostra comunità parrocchiale che sta affrontando questo tempo cercando di portare la forza che viene da Te. Rendici portatori della fede che cambia la vita. Preghiamo. 
  • Signore, resta accanto a tutti coloro che sono in difficoltà economiche per il periodo che stiamo affrontando. Rendici portatori di speranza e testimoni di amicizia accanto a loro. Preghiamo. 
  • Signore, resta accanto a tutti i bambini e alle loro famiglie. Resta accanto a tutti coloro che sono soli, agli anziani, a chi soffre. Rendici testimoni del tuo amore e della bellezza della comunità cristiana. Preghiamo. 
  • Signore, resta accanto a quelli che sono immersi nella notte della guerra, ai popoli che nel mondo subiscono soprusi e violenze. Rendici testimoni di giustizia accanto a loro. Preghiamo. 
  • Signore, resta accanto a tutti coloro che hanno visto morire un loro caro a causa della pandemia. Rendici testimoni della tua misericordia che salva, così che possano sperimentare la tua consolazione. Preghiamo.

PADRE NOSTRO

Benedizione finale – I genitori segnano i figli sulla fronte

Benedici Signore la nostra famiglia … (i nomi di mamma, papà, dei figli)

E benedici tutte le famiglie, soprattutto coloro che hanno bisogno della serenità.

Ricordati di … (nomi di qualcuno che si vuol ricordare in particolare)

Veglia su di noi e accompagnaci in questo cammino pasquale. Amen.

Impegno: Facciamo sì che le buone abitudini che abbiamo scoperto nei giorni scorsi, come l’attenzione agli altri e la preghiera insieme, continuino anche nei giorni che verranno.

Preghiera-terza-domenica-di-Pasqua

Preghiera-per-la-comunione-spirituale-2020

Print Friendly, PDF & Email