Borlone G. (1470), Cristo tentato da Satana

21 febbraio 2021 – I domenica di Quaresima

 Piccola guida per la preghiera

Preparate un angolo della casa dedicato alla preghiera, con la Bibbia, una immagine sacra, e una candela da accendere durante la preghiera. Dopo il segno di croce si legge il Vangelo. Poi lo si commenta brevemente insieme, magari facendosi aiutare dal commento che si trova qui sotto.

Dopo la breve condivisione trovate una preghiera dialogata, e a seguire le preghiere dei fedeli che saranno lette anche alla Messa in parrocchia. Alla fine si possono aggiungere delle preghiere spontanee.

Padre nostro e benedizione finale. Possiamo anche arricchire la preghiera con un canto.

Preghiamo insieme

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

 INSIEME (genitori e figli): Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

 VANGELO

Dal Vangelo secondo Marco                                                                                               (1,12-15)

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola del Signore.                               

Lode a Te o Cristo

 RIFLESSIONE DI P. ERMES RONCHI

La tentazione è sempre una scelta fra due amori

La prima lettura racconta di un Dio che inventa l’arcobaleno, questo abbraccio lucente tra cielo e terra, che reinventa la comunione con ogni essere che vive in ogni carne. Questo Dio non ti lascerà mai. Tu lo puoi lasciare, ma lui no, non ti lascerà mai.

Il Vangelo di Marco non riporta, a differenza di Luca e Matteo, il contenuto delle tentazioni di Gesù, ma ci ricorda l’essenziale: e subito lo Spirito lo sospinse nel deserto, e nel deserto rimase quaranta giorni tentato da Satana. In questo luogo simbolico Gesù gioca la partita decisiva, questione di vita o di morte. Che tipo di Messia sarà? Venuto per essere servito o per servire? Per avere, salire, comandare, o per scendere, avvicinarsi, offrire?

La tentazione è sempre una scelta tra due vite, anzi tra due amori. E, senza scegliere, non vivi. «Togliete le tentazioni e nessuno si salverà più» (Abba Antonio del deserto), perché verrebbe a mancare il grande gioco della libertà. Quello che apre tutta la sezione della legge nella Bibbia: io metto davanti a te la vita e la morte, scegli! Il primo di tutti i comandamento è un decreto di libertà: scegli! Non restare inerte, passivo, sdraiato. Ed è come una supplica che Dio stesso rivolge all’uomo: scegli, ti prego, la vita! (Dt 30,19).

Che poi significa «scegli sempre l’umano contro il disumano» (David Maria Turoldo), scegli sempre ciò che costruisce e fa crescere la vita tua e degli altri in umanità e dignità. Dal deserto prende avvio l’annuncio di Gesù, il suo sogno di vita. La primavera, nostra e di Dio, non si lascia sgomentare da nessun deserto, da nessun abisso di pietre. Dopo che Giovanni fu arrestato Gesù andò nella Galilea proclamando il Vangelo di Dio. E diceva: il Regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo.

Il contenuto dell’annuncio è il Vangelo di Dio. Dio come una bella notizia. Non era ovvio per niente. Non tutta la Bibbia è Vangelo; non tutta è bella, gioiosa notizia; alle volte è minaccia e giudizio, spesso è precetto e ingiunzione. Ma la caratteristica originale del rabbi di Nazaret è annunciare il Vangelo, una parola che conforta la vita: Dio si è fatto vicino, e con lui sono possibili cieli e terra nuovi.
Gesù passa e dietro di lui, sulle strade e nei villaggi, resta una scia di pollini di Vangelo, un’eco in cui vibra il sapore bello e buono della gioia: è possibile vivere meglio, un mondo come Dio lo sogna, una storia altra e quel rabbi sembra conoscerne il segreto.

Convertitevi… Come a dire: giratevi verso la luce, perché la luce è già qui. Ed è come il movimento continuo del girasole, il suo orientarsi tenace verso la pazienza e la bellezza della luce. Verso il Dio di Gesù, e il suo volto di luce.

Proviamo a condividere qualche riflessione

 PREGHIERA DIALOGATA

 Genitori:     Signore, in questa Quaresima portaci nel deserto.

Fa’ tacere le voci inutili che ci circondano,

i pensieri di odio, di intolleranza e di rancore,

che ci fanno credere di essere gli unici depositari della ragione.

 Figli:          Facci capire come possiamo aiutare.

Aiutaci a sentire, a guardare, ad ascoltare i familiari, i vicini, gli estranei, tutti.

 Genitori:     Facci toccare con mano che si vive benissimo anche con poco,

che abbiamo bisogno dello spirituale come del materiale,

delle persone più che delle cose.

 Figli:          Signore, aiutaci a imitare il tuo amore senza limiti,

a do­nare speranza e condividere la gioia

che nasce da un cuo­re che ritrova la pace e la serenità,

 Genitori:     Signore, aiutaci a imitare il tuo amore senza limiti,

che vede aprirsi da­vanti orizzonti che sembravano chiusi,

che dissolve le nebbie della tristezza generata dal peccato e dalla chiusu­ra in se stessi.

Ad ogni preghiera rispondiamo: “Padre di misericordia, ascoltaci!”

  • Padre fedele, sostieni la tua Chiesa nell’annuncio del mistero pasquale: sia feconda nella testimonianza e mostri nel dono di sé una via privilegiata per incontrare il tuo volto. Preghiamo.
  • Padre amorevole, abbraccia ogni essere umano bisognoso di cura: ciascuno riconosca nella tua paternità una mano che protegge, uno sguardo che consola, un soffio di vita eterna. Preghiamo.
  • Padre dell’alleanza, accompagna l’umanità intera che inizia questo tempo di quaresima nei deserti della pandemia, delle difficoltà economiche, delle restrizioni sociali: donaci pazienza e fiducia per continuare a camminare insieme verso la Pasqua. Preghiamo.
  • Padre accogliente, rendi i nostri cuori docili all’azione del tuo Spirito: questo tempo sia occasione per guardare con onestà le nostre vite, per convertire il nostro cuore, le nostre abitudini e le nostre scelte alle vie dell’accoglienza e dell’amore per i fratelli. Preghiamo.

PADRE NOSTRO 

Benedizione finale – I genitori segnano i figli sulla fronte

Benedici Signore la nostra famiglia … (i nomi di mamma, papà, dei figli)

E benedici tutte le famiglie, soprattutto coloro che hanno bisogno della serenità.

Ricordati di … (nomi di qualcuno che si vuol ricordare in particolare)

Veglia su di noi e accompagnaci in questo nostro cammino. Amen.

 Impegno

Prendiamoci l’impegno di pregare insieme e impegniamoci a farci prossimo a chi è più difficoltà, anche contribuendo per le necessità che la parrocchia ci indica.

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