Scrive il vescovo Franco nella Lettera Pastorale: «Il Concilio Vaticano II ci ricorda che “è lui (Cristo) che parla quando nella chiesa si legge la Sacra Scrittura” (SC 7) e che “nella liturgia Dio parla al suo popolo, Cristo annuncia ancora il vangelo” (SC 33). Questo fatto chiede che la proclamazione delle letture bibliche nella Messa sia molto curata.»

«È necessario che la proclamazione delle letture bibliche in ogni Messa sia fatta con proprietà, con decoro e con una qualche solennità. Non si tratta di una semplice lettura, ma di una proclamazione a voce alta (anche se non necessariamente con un tono di voce elevato), fatta con una certa lentezza, con gusto, con le dovute pause, rispettando il senso, la punteggiatura, la correttezza degli accenti. Nessuno dovrebbe leggere pubblicamente un brano senza averlo prima accostato, rendendosi conto del senso.»

L’ Ufficio Liturgico Diocesano organizza due incontri  formativi per far conoscere e far vivere al meglio il dono della Parola di Dio, tali incontri sono aperti a tutti, ma si rivolgono specialmente coloro che nelle nostre comunità si rendono disponibili alla proclamazione della Parola durante le Liturgie.